domenica 15 dicembre 2013

admo

è un pò che non scrivo, sono successe molte cose in questo periodo, ho conosciuto una bella persona e un'altra mi ha deluso. Qualche settimana fa la mia scuola ha organizzato una giornata con l'avis, ci hanno spiegato di come le donazioni stanno calando progressivamente e di quanto la gente ha bisogno di sangue. Poi ci hanno parlato dell'admo, associazione donatori di midollo osseo. Ho sempre pensato che per donare il midollo dovessero farti un mega punturone nella colonna vertebrale col rischio di rimanere paralizzato e invece non è così; per donare il midollo basta eseguire una procedura lunga (3 ore) ma indolore in cui il sangue è estratto da un braccio, passa da un macchinario ed è reinmesso nel corpo, senza problemi, dolori o ripercussioni. Questo basta a salvare una vita, poche persone che danno la disponibilità alla donazione sono chiamate, perchè la compatibilità del midollo è di uno su centomila, ma dando disponibilità alla donazione se una persona compatibile si ammala o nasce malata non morirà per merito tuo. Ieri ho donato il sangue e dato la disponibilità per il midollo, se qualcuno compatibile con merischia la morte, non morirà più e ciò fa sentire bene, molto bene. Se volete chiarimenti chiedete pure, è una buona azione

lunedì 25 novembre 2013

lei

Ero fuori, faceva freddo e aveva piovuto da poco, a un tratto arriva una macchina, si ferma, scende una ragazza. Capelli lunghi e scuri, bassa, fragile, bellissima, mi è saltato un battito. Stavo per cadere. Poi ho visto che non eri tu.

sabato 7 settembre 2013

pff

mi rendo conto che ormai questo blog non è altro che un pattumaio del peggio di me e mi dispiace ma non posso farci nulla. C'è qualcosa che non va, è un vuoto, forse è mio padre, vuole fare il macellaio. Una vegana figlia di un macellaio, bello. Quando me l'ha detto ho sentito come se il mio cuore saltasse un battito, credo porterà al distacco totale. Non so, mi sento vuota, ma non sola, questo no. Scusate il tedio, davvero

domenica 4 agosto 2013

Amore

l'una di notte, su una panchina, i lampioni lungo la strada e un locale a 100 metri da cui proveniva bella musica. Vicini ma nel nostro mondo, lui che mi stringe col suo braccio pieno di tatuaggi ma tanto bello e forte. ''Cos'hai pensato un anno e mezzo fa la prima volta che mi hai vista?'' ''ti ho guardata e ho pensato eccola qui''sorrideva. Ora che ho accanto il mio orso buono vivo per la prima volta da anni e anni, sto bene, ho costantemente paura di perderlo ma sto bene.

giovedì 11 luglio 2013

chissà se può piacervi, mi sono innamorata


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Non so cosa sia, sento come il bisogno di piangere. Forse la verità è che per quanto male possa avermi fatto mio padre mi manca. Forse è il pensiero che le cose sarebbero potute andare diversamente, magari in modo normale, forse è la semplice mancanza di una figura paterna. Il problema è che in tutti questi anni non ne ho mai sentito il bisogno e ora si, perché? Mi sento fragile e non posso esserlo. Passerà?

lunedì 24 giugno 2013

mh..

sto bene con lui e tanto, ma c'è qualcosa che non va in me e questo distrugge tutto.. Riuscirà ad accompagnarmi con questo peso?

mercoledì 8 maggio 2013

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Ho conosciuto un ragazzo, è dolce, intelligente. Ci eravamo già visti, 1 anno e mezzo fa. Guardando su quel palco non avevo immaginato che l'avrei conosciuto, baciato, che avrei fatto l'amore con lui. Spero di non rimanerci di nuovo male, lui è sincero ma non basta questo. Lo conosco da poco eppure mi ha preso. Comincio a stare bene, ma ho paura, ho sempre paura. Lo stomaco ormai non regge più, fa male ogni giorno e sempre di più.. e non ci si può fare niente. Che sia arrivata la mia ora di felicità?

giovedì 25 aprile 2013

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Mi manca tagliarmi, quella sensazione, la calma, il sangue caldo. Eppure non voglio ricascarci. Non ho più le lame, ma la promessa che ho fatto è ormai spezzata, quella persona non c'è più. Non è nemmeno questo il problema, il problema è che lo voglio, che ne senso il bisogno, che quando mi faccio male e perdo sangue la voglia cresce. Spero di non ricascarci, ho già troppi segni. Aprile è già finito e la mia cognizione del tempo peggiora. Ho passato 5 giorni in Francia, è stupenda, ci sono luoghi che mai avrei immaginato, eppure ci sono di quelle situazioni di degrado che ti entrano dentro e stai male. Empatia? Per ogni meraviglia c'è qualcosa di negativo, l'equilibrio evidentemente è ciò che ordina le cose. Sono stata via 5 giorni, mio padre nemmeno mi ha chiamato, non ha chiesto a mia madre come stavo, nulla. Almeno gli altri anni faceva finta di interessarsene, anche se penso fosse solo una forma di controllo. Non sa nemmeno in che classe vado, va beh, forse meglio così, ipocrita lo è stato fin troppo. Ho voglia di ricominciare, di fare qualcosa di appagante, quando tornerà l'estate leggerò. Leggerò è basta, un libro è migliore di 100 vacanze. Ho cominciato a mangiare decentemente, che sia la volta buona?

venerdì 29 marzo 2013

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La cosa che più odio è creare dolore. Mi sento una merda per averti lasciato ma non poteva più andare avanti così. Eri ossessivo, morboso, cattivo, eppure ti voglio ancora bene. Spesso all'egoismo succede il male di altri, ma non potevo rimetterci per te, non sono una martire ne una santa. La piantina che mi hai reglato è ormai morta, come la nostra relazione. Ho troppe cose tue intorno, sto male perchè all'inizio con te ci stavo bene, eppure hai dovuto rovinare tutto, ma forse nemmeno l'hai fatto apposta. Ora sono di nuovo sola, di nuovo punto e a capo. Ora ci vuole una pausa, basta amori per un pò, è estenuante. I miei pomeriggi d'ora in poi saranno vuoti, nessuno più mi darà il buongiorno e la buonanotte, ma questa è conseguenza della mia solitudine. Spero che almeno tu non soffra.

giovedì 28 marzo 2013

Finita

è finito un anno, non ce la facevo più, spero non faccia cazzate. Mi dispiace ma era diventato un incubo. Ora spero solo che passi in fretta

lunedì 18 marzo 2013

sono stanca

di correre dietro alla gente, non sono il tipo di persona che lo fa, e mi dispiace, ma ho fatto abbastanza. Meglio star soli che pesare a qualcuno.

giovedì 14 marzo 2013

Paura

Sto cadendo, di nuovo e non posso permettermelo. Non so a cosa aggrapparmi, a chi e come. Se sono sola è colpa mia, del mio,carattere, del mostro che ho dentro. Ma lo sconfiggerò perchè la vita fa già schifo senza di lui. Ho visto un fiore oggi, grande, uno tra i tanti, l'unico aperto e rotto, penso sia un pò così lo star male, e non posso crogiolarmici dentro. Vorrei scrivere, ho troppe cose da dire e nessusa esce. Mi mancano troppe persone, non so perchè questi rapporti siano caduti così, spero tornino come una volta, stabilità non è solo una casa ed un ragazzo, non bastano. Piove e le gocce sul viso sono una liberazione

mercoledì 27 febbraio 2013

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Mi vergogno, mi vergogno a farmi vedere, a girare tra i corridoi in mezzo alla gente. Non ha senso, perchè bisogna vergognarsi di essere brutti? non è un difetto, tanto meno un pregio, eppure mi vergogno. Ad aprile cambierò vita, butterò giù tutto quello che devo buttare, sono trasandata ormai, sono diventata davvero grassa. Non tornerò a non mangiare, non serve a nulla, è palese, andrò in palestra. L'attività fisica migliora l'umore, è l'unica possibilità di risalire da questo buio. Magari, quando sarò magra, non dovrò perdere mezzora ogni mattina a selezionare i vestiti più larghi dell'armadio. Sono stanca di nascondermi, devo ricominciare tutto. Andrà meglio un giorno

mercoledì 20 febbraio 2013

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Consapevolezza che non può andare avanti, consapevolezza che sono e sarò di nuovo sola. Una pianta nasce storta se gli si nega il sole, a volte muore. Perchè le svolte sono sempre dolorose? è dai travagli che nascono i capolavori, ma io non voglio esserlo, voglio essere felice. Come posso continuare ad andare avanti inseguendo una chimera se non ho nulla? E fa male, fa sempre male inseguire le illusioni, ma qual'è l'alternativa? Vivere? Non ora e non in questo modo. In fondo non c'è dolcezza più grande nella mia vita di vivere la notte ciò che non posso vivere nella realtà, ma il cuore viaggia lontano da ciò che è concreto, da ciò che può avere. E fa male, ma ancora non so se sia più doloroso vivere o sognare. Senza cuore forse vivrei meglio, lontano dalle delusioni e dalla realtà. Vomito qui questi pensieri per poi eliminarli dalla mia mente, perchè fa male, fa sempre tutto troppo male. Dovrei piangere di più, dovrei avere qualcuno su cui poterlo fare, ma chi la vuole una che sta male? Sono vittima e assasina. Riprenderò in mano la mia vita, giuro che tutto cambierà, ma non ora, ora non posso.

martedì 5 febbraio 2013

Credo,

di avere il cuore troppo pesante ormai. Troppe cose, nella vita ripetitiva che ho passato ho vissuto troppe cose. Vorrei poter staccare, andare lontano, ma basta anche qualche taglio, per volare via. Per ora posso solo aspettare che i giorni passino. è più semplice distrarsi dell'essere consapevoli di vivere.

lunedì 21 gennaio 2013

Parole

Tante parole senza senso, senza significato, e pensieri inutili, troppi e insensati. è difficile seguire un pensiero quando ne hai altri cento, ma cosa fare? Vorrei che tutte queste voci dentro di me si placassero e trovassero pace, come vorrei fare io. Sarebbe bello saper parlare bene, è l'unico modo in cui riesco ad esprimermi, eppure mi sembra troppo poco, troppo limitante, ho un blocco, i miei pensieri son più veloci delle parole.

venerdì 11 gennaio 2013

''E sento che sono viva perchè fa più male di prima''

Quando cadi nel baratro, non vuoi risalire, quando, letteralmente cadi, non speri di tornare in su, puoi sperare di aggrapparti da qualche parte o che il suolo arrivi presto. Bisogna toccare il fondo per risalire, per sperare di tornare su, e non tutti ce la fanno. Non posso ridere, non si può ridere quando quello che ci circonda è così triste, le cose belle sono momentanee, la speranza se n'è andata. La fiducia bisogna guadagnarsela, il mondo non ha la mia. è per questo che sono diventata un qualcosa di inutilmente nero. Spero lo leggerai, ti voglio bene anche se tu forse no. Se tornerai migliorerò.

sabato 5 gennaio 2013

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è come un germe: si moltiplica, mi invade, mi dilania. è come un corpo estraneo, che il mio corpo vorrebbe rigettare, ma non può, non più. Qual'è la cura per il mal di vivere? In fondo, prima di buttarli via, ci si prova ad aggiustarli, gli oggetti. E le vite? Sono stanca per pensare, e per concludere in modo decente.

venerdì 4 gennaio 2013

ormai

è come avere un cappio al collo, piano piano stringe, soffoca, ma ad abbandonarlo si cade giù, troppo giù. Cosa devo fare?