A metà pomeriggio la geniale idea, hai una settimana di tempo prima di doverti di nuovo esibire mezza nuda davanti a tutti, torturati un pò.
Detto fatto, poche mosse e la gamba gronda sangue, quasi a sembrare opera del macellaio, in fin dei conti è il prezzo per esibire la maglietta a maniche corte (e oggi mi piaceva stare così, non importa ciò che pensano tutti).
L'astuccio mi attende, con la sua squallida battuta in copertina, l'astuccio che chiuque entri nella mia camera conosce. Inizia la ricerca, tra le matite, i pennarelli, le forbici.. trovo l'''arma'' e comincia il lavoro.
Il primo, merda. Troppo profondo, la cicatrice sarà orribile. Il secondo, il terzo, il quarto, mi piace, scende il sangue, è bello, ancora, si ancora.
Finisce, il senso di soddisfazione guardando le mie gambe se ne va, lascia il posto ad altri pensieri, e allo schifo.
Bene, e oggi è andata, o quasi, aspetto la doccia, si scioglieranno tutte le ''crosticine'' e ricomincerà a sanguinare.. farà male, l'acqua bollete sulle ferite fa male, odio quando sanguina a lungo.
Chissà se dormirò, spero di non dover dormire a pancia in sù, tanto non ci riuscirei.
E l'unica cosa di cui ho voglia adesso è vomitare, svuotarmi da tutto, restare in apnea.
lunedì 22 febbraio 2010
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